Palazzo ducale è il più antico edificio di Sabbioneta riferibile agli interventi di Vespasiano Gonzaga sulla città, sede direttiva ed economica della città al tempo. Il corpo centrale, eretto dal 1554 al 1568, anno della partenza di Vespasiano per la Spagna, presenta due pilastri centrali del loggiato, il salone delle Aquile, la stanza degli Antenati e del Trono, con elementi araldici non riferiti al titolo ducale. Le ricche decorazioni all’interno del palazzo fra cui affreschi, su volte e pareti, o soffitti lignei dipinti accompagnati da fregi trovano la loro massima espressione all’interno della sala d’oro, interamente impreziosita dal pregiato metallo. All’interno delle due stanze il gabinetto di Diana e la sala degli Antenati si possono trovare impressionanti decorazioni mitologiche. La prima stanza si trova al pianterreno e presenta una volta a padiglione e lunette con affreschi e cornici in stucco. Essa è articolata in un riquadro centrale, dove vi doveva essere raffigurato l’episodio di Diana e Endimione, attribuito dalle fonti a Bernardino Campi, e ampie campiture a grottesche, assegnate a Fornaretto mantovano, autore probabilmente anche di quelle del Gabinetto di Venere e del Gabinetto delle Grazie del Palazzo del Giardino sempre a Sabbioneta. Il secondo ambiente illustra tre imperatori filosofi, Traiano, Adriano, Antonino Pio assieme a personaggi mitologici quali Mercurio e Marte, evidenti richiami alle doti di abilità, saggezza e forza guerriera. Questo è un evidente rappresentazione del cammino culturale dell’umanità. All’interno del palazzo è possibile visitare la statua equestre di Vespasiano. Il Signore di Sabbioneta è raffigurato mentre monta un destriero chiaro riferimento al suo essere viaggiatore e grande uomo d’armi; la zampa alzata del cavallo è quella destra perché la causa di morte di Vespasiano fu la malattia che lo sconfisse a soli 60 anni.
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