Mura antiche che ritornano a splendere.
Vespasiano Gonzaga si interessa a Bozzolo dopo aver completato la costruzione di Sabbioneta, a partire dal 1577. Nel 1584 chiude la Cittadella con portoni e nel 1587 rinnova completamente la possente cinta fortificata del castello, dandole la forma di un trapezio difeso da sei baluardi muniti di fossati. I muraglioni sono sostituiti da terrapieni per consentire di resistere all’artiglieria. Nella prima metà del XVII secolo, Giulio Cesare e Scipione Gonzaga cingono l’intero abitato di mura, munite di bastioni e lunette e interrotte da due porte, Porta Cremona e Porta Mantova.
Le mura sono costruite alla moderna, provviste di un retrostante terrapieno, con mattoni provenienti dalle fornaci della zona e materiali ricavati dalla demolizione delle fortificazioni dei borghi del principato. Si tratta di mura solo apparentemente solide.
Furono, infatti, costruite usando, come legante, la terra e ciò ha reso instabili soprattutto i tratti di cortina innalzati sui terreni umidi nella parte nord est. Ciò le ha rese da sempre fragili e a rischio, ma una recente opera di recupero (da parte del Comune e di Regione Lombardia) le ha restituite. Un invito alla visita di Bozzolo, paese noto per Don Primo Mazzolari.