La seicentesca Villa Dati, preceduta da vasto cortile, è decorata da notevoli affreschi di G. B. Natali e di G. B. Motta. Divenuta nel 1889 sede municipale, la villa conserva una collezione di nature morte di Giovanni Crivelli detto il Crivellino. Nelle campagne circostanti trovano luogo numerosi edifici residenziali, fra cui spiccano per importanza Villa Campagna e Villa Torretta, collocate in contesti rustici monocorte, simboli inequivocabili della tradizione contadina che pervade queste zone, sulle scie di un antico feudalesimo. Caratteristica la facciata di villa Torretta che presenta all’esterno un portale sormontato da un rustico balconcino in ferro battuto.
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